Scrittore latino. Forse di origine spagnola, fu condotto schiavo da Cesare a
Roma e venne affrancato da Augusto, che lo prepose alla biblioteca di Apollo
Palatino. Ebbe interessi molto vasti, che spaziavano in quasi tutti i campi del
sapere; le sue opere, numerosissime, riguardavano argomenti disparati
(agricoltura, filologia, storia, geografia, religione), ma sono andate tutte
perdute. Tra quelle di cui abbiamo notizia, citiamo:
De familiis Troianis, De
origine et situ urbium Italicarum, De vita rebusque illustrium virorum, De
agricultura e
De apibus. Gli vengono erroneamente attribuiti anche un
trattato
De astronomia e una raccolta di favole mitologiche, importante
per la ricostruzione dei miti meno noti (I sec. a.C. - I sec. d.C.).